Miopia giovanile
8 Settembre 2023 By Matteo Benzi 0

La rivoluzione delle lenti Defocus: la soluzione innovativa per il controllo della miopia giovanile

La miopia è una patologia che colpisce sempre più bambini. Si manifesta con un eccessivo allungamento dell’occhio, che fa sì che l’immagine che si forma guardando l’ambiente circostante non sia nitida sulla retina, ma davanti ad essa. Questo comporta una maggiore difficoltà dei miopi a vedere da lontano. A livello fisiologico, l’allungamento dell’occhio provoca una tensione della coroide e della retina, che si assottigliano. La miopia ha due caratteristiche principali:

  • La sua incidenza a livello mondiale è in aumento. Uno studio citato dall’American Academy of Ophthalmology segnala oltre 80 milioni di bambini miopi in tutto il mondo, con una tendenza in continua crescita.
  • La sua gravità tende a peggiorare. La miopia è, infatti, spesso “evolutiva”, cioè progredisce con il passare degli anni, con tutte le complicazioni che ne possono derivare, come scarsa circolazione oculare, maggiore rischio di glaucoma, distacco di retina e degenerazione maculare miopica.

Tuttavia, è importante distinguere tra la miopia patologica e quella non patologica, che hanno delle peculiarità cliniche, patologiche e prognostiche diverse. La miopia non patologica è quella più frequente, detta anche “scolastica”, in cui le strutture refrattive sono comunque normali ma c’è una carenza nel potere refrattivo che dipende dalla lunghezza dell’occhio. In questo caso la progressione si arresta al massimo fino al periodo adolescenziale e di solito non supera le -6 diottrie. La forma patologica di miopia si manifesta durante l’infanzia con un errore refrattivo già molto elevato, che supera le -6 diottrie, e con una lunghezza assiale superiore a 26,5 mm (contro i 24mm di un occhio normale). Diversi studi hanno poi dimostrato una componente ereditaria di questo vizio refrattivo, anche se negli anni è diventato sempre più chiaro il ruolo concomitante svolto dai fattori ambientali, come la quantità di “visione da vicino”, l’alimentazione, la differenza individuale nei processi accomodativi (meccanismi con cui i nostri occhi, in modo del tutto autonomo, mettono a fuoco le immagini sulla retina correggendo il vizio refrattivo). Un recentissimo studio durato due anni si è concentrato sull’analisi degli effetti di una lente sulla progressione della miopia. Già precedenti studi avevano mostrato la positività dell’uso delle lenti miopiche Defocus. Queste infatti hanno ottenuto risultati promettenti nel rallentamento dell’allungamento dell’occhio nei bambini e, di conseguenza, della progressione del vizio refrattivo. Nonostante i buoni risultati però, in generale si è sempre presentato un problema di fondo: queste lenti miopiche erano realizzate per lenti a contatto, si poneva quindi il problema della collaborazione, sia del bambino sia dei genitori, ad utilizzarle e la reazione individuale alle stesse LaC.

Oltre a lenti a contatto sono anche state sviluppati da diverse aziende di lenti oftalmiche prodotti che hanno effetti simili alle lenti a contatto. Alcune delle più conosciute sono:

  • Myoga di DAI Optical: Queste lenti sono realizzate con una tecnologia chiamata D.I.M.S. (Defocus Incorporated Multiple Segments) che utilizza una serie di segmenti di defocalizzazione per ridurre la progressione della miopia. Inoltre, queste lenti sono realizzate con un materiale resistente ai graffi e alle macchie, che le rende facili da pulire e mantenere .
  • Hyper Perifocal di Optovista: Queste lenti sono realizzate con una tecnologia chiamata H.A.L.T. (High Add Lens Technology) che utilizza una serie di segmenti di defocalizzazione per ridurre la progressione della miopia. Inoltre, queste lenti sono realizzate con un materiale resistente ai graffi e alle macchie, che le rende facili da pulire e mantenere .
  • Miyosmart di Hoya: Queste lenti sono realizzate con una tecnologia chiamata D.I.M.S. (Defocus Incorporated Multiple Segments) che utilizza una serie di segmenti di defocalizzazione per ridurre la progressione della miopia. Inoltre, queste lenti sono realizzate con un materiale resistente ai graffi e alle macchie, che le rende facili da pulire e mantenere .
  • Stellest di Essilor: Queste lenti sono realizzate con una tecnologia chiamata S.L.I.M. (Surface Lens Integrated Multiple Segments) che utilizza una serie di segmenti di defocalizzazione per ridurre la progressione della miopia. Inoltre, queste lenti sono realizzate con un materiale resistente ai graffi e alle macchie, che le rende facili da pulire e mantenere .

Un recente studio clinico del Centro per la Ricerca sulla Miopia del Policlinico di Hong Kong rappresenta invece la novità in tal senso, avendo per la prima volta studiato e confermato gli effetti positivi delle lenti Defocus applicate però su occhiali. Lo studio è stato condotto per due anni su bambini da 8 a 13 anni con miopia compresa tra -1 e -5 diottrie ed un astigmatismo inferiore a 1.5 diottrie. Dividendo i bambini in due gruppi, uno che ha usato occhiali con normali lenti per visione singola (gruppo di controllo) e l’altro che ha invece usato occhiali con lenti Defocus, questi sono stati controllati ogni 6 mesi rispetto all’aumento del difetto refrattivo e della lunghezza dell’occhio. I risultati hanno mostrato una riduzione del livello della progressione e della miopia e dell’allungamento assiale nel gruppo di bambini che ha fatto uso di lenti Defocus: la miopia ha avuto una progressione esattamente del 52% inferiore rispetto al gruppo di controllo ed un allungamento assiale inferiore del 62%. Inoltre, lo studio ha dimostrato degli effetti a lungo termine dell’uso di tali lenti: il 21,5% dei bambini che le ha utilizzate (contro il 7,4% degli altri bimbi) non ha avuto progressione della miopia per i 2 anni successivi. Come funzionano? Le lenti Defocus hanno una zona ottica centrale di 9 mm di diametro che ha una correzione miopica ed una zona focale multipla anulare di circa 33 mm di diametro – formata da diversi segmenti di circa 1 mm di diametro – che ha invece una correzione ipermetropica di +3,50 diottrie. In poche parole, questo design prevede una parte centrale della lente perfettamente corretta per lontano ed una correzione periferica leggermente corretta per vicino: ciò permetterebbe al bambino, che accomoderebbe troppo nella visione da vicino, di “sforzarsi” di meno e limitare la progressione della miopia.